Carissimi amici 3T !
Noi alunni di classe 1^ di Costo ci siamo lasciati con una domanda: “Ma i nostri nonni come si riscaldavano?” 😦 😦 😦
Abbiamo così svolto in classe un’indagine su come si riscaldavano i nostri nonni, raccogliendo dapprima i dati e poi costruendo il grafico alla LIM.
L’indagine |
Guardando il grafico ognuno di noi ha capito che il dato che si presenta con maggior frequenza è la stufa e quello che si presenta con minor frequenza è il camino. Contando le preferenze per ogni mezzo di riscaldamento abbiamo fatto confronti, commenti e con l’osservazione e con la guida della maestra abbiamo cercato di trovare la giusta lettura del grafico. 😛 😛
Abbiamo così scoperto che ” la stufa” ha riscosso il maggior numero di preferenze e quindi la maggior parte dei nostri nonni si scaldava proprio con questo mezzo.
La ricerca e lo studio |
Intanto abbiamo potuto vedere che la casa dei nostri nonni era molto diversa da quelle di oggi: il pavimento era di mattoni e i muri di sasso. 😮 😮
La casa dei nonni |
Non c’era il riscaldamento e si riscaldava solo la cucina con la stufa a legna o il focolare, mentre nelle stanze da letto si usava la “monega” con la “fogara” piena di braci per scaldare i letti. ❓ ❓ ❓
La “monega e la fogara” |
La “monega” era una struttura in legno, dotata di due ampi archi e con la base di metallo. Gli archi servivano per mantenere le coperte del letto leggermente rialzate mentre sulla base di metallo si appoggiava la “fogara”.
La monega e la fogara venivano così poste sotto le coperte. 😀
Che bel calduccio dopo tanto freddo! 😉 😉
Tutto questo nostro lavoro ci ha fatto riflettere e capire quanto siamo fortunati! 😛 😛 😛
I cucciolotti della classe 1^ di Costo e la maestra Emiliana
Tag: Nonni, racconti, riscaldamento
11 aprile 2013 alle 21:41 |
“Monega”…”fogara” quante parole e quanti oggetti antichi e interessanti! Bravi, piccoli e curiosi ricercatori! ; ) Maria Renata Zanchin
12 aprile 2013 alle 17:22 |
La ringrazio anche a nome dei miei “cucciolotti”.
Penso siano delle informazioni e affetti che rimangono vivi se tramandati e non sepolti nella dimenticanza.
La maestra Emiliana
12 aprile 2013 alle 16:11 |
Cara maestra Emiliana,
mi è piaciuto molto imparare come scaldavano il letto i nonni 😯
Vorrei provare a mettere la fogara dentro alla monega. 😆
Ciao a tutti. 😀
Giovanni della classe prima di Costo
12 aprile 2013 alle 17:14 |
Bravo Giovanni!
Mi fa piacere che ti sia piaciuto il lavoro svolto a scuola e apprezzo molto la tua grande volontà di imparare cose per ” te ” nuove, ma che sono un’eredità importantissima per ognuno di noi.
La tua maestra Emiliana
12 aprile 2013 alle 19:34 |
Molto bravi 😆
Ciao!!!
16 aprile 2013 alle 09:59 |
Cari bambini di classe 1^
siete dei cuccioli molto teneri e graziosi, 🙂 ma con la vostra maestra Emiliana riuscite a fare le cose dei grandi.
Bravissimi! In un anno di scuola avete fatto dei passi da gigante!!
🙂 Alunni 3t di classe 4^ di Costo
17 aprile 2013 alle 18:43 |
bravissimi
19 aprile 2013 alle 15:43 |
Cara maestra, sono Sofia, mi sono divertita molto a vedere la monega e la fogara al museo!!:smile:
23 aprile 2013 alle 17:44 |
Carissimi cucciolotti 3T di Costo,
quante interessanti notizie avete narrato grazie ai ricordi dei vostri nonni! Super-bravi! 😀
Anche il mio papà mi raccontava di quanto fosse freddo l’inverno nella sua cucina riscaldata solo da un grande focolare! E di quanto fosse bello infilarsi nel lettone riscaldato dalla “fogara”, protetta dalla “monega”!
Mi faceva sorridere quando mi raccontava di come, con tanta creatività, trasformasse la monega in un carrettino, costringendo il fratello maggiore a fare il suo “mussetto”! 😆
Se la mamma li scopriva, però, erano guai seri! 😕
Era vietato giocare con un oggetto così prezioso! 😐
Continuo a seguire con curiosità le vostre narrazioni! 🙂
Baciottoni a tutti e salutatemi la maestra Emiliana e i vostri nonni! 😀
Ins. Barbara