Cari amici 3t,
martedì 22 aprile, è venuto a trovarci a scuola Mario, un nonno speciale che avevamo già conosciuto alla casa di riposo Scalabrin, in occasione della Festa di Carnevale, e che ci aveva cantato “OH, MIA BELLA MADONNINA“. 🙂
Accompagnato dall’educatore Gianluigi, Mario ci ha narrato le sue avventure e in particolare ci ha raccontato che da giovane è stato un grande cacciatore e un esperto pescatore.
Per quanto riguarda la pesca ci ha spiegato che il fiume Retrone era per lui e per la sua famiglia una fonte di “guadagno“. Fin da piccolo, infatti, accompagnava il suo papà a pescare anguille, lucci, trote e salgarelle, utilizzando la nassa, la “bilancia” e la fiocina detta “frissa“. Ricordando la sua attività di pescatore, però, ci ha precisato più volte che non pescavano per svago, ma per procurarsi il cibo e per il baratto. I pesci migliori, infatti, venivano portati ai contadini, che in cambio offrivano i loro prodotti come la farina e le uova. Questo valeva anche per la caccia: Mario ha dedicato molti giorni della sua vita alla caccia alla volpe per vendere la pelliccia a “Aroooo“, lo ” strasaro” che passava per le case e che prendeva, in cambio di altri alimenti, le parti degli animali che non venivano mangiate, come la pelle del “conejo” e gli ossi, il pelo e le unghie del “mas-cio“. 😎
Nonno Mario ha fatto per anni anche il “mas-ciaro”, quindi ci ha parlato molto del “mas-cio” e dei suoi usi, ma se cominciassimo a elencarli tutti, stasera saremmo ancora qui!! 🙂 🙂 Ricordiamo soltanto un proverbio che ci ha recitato: “Chi che ga el mas-ceto xè un sioreto“. 😉
Mario si è dimostrato un grande intenditore di animali e in particolare di quelli selvatici, dei quali ci ha svelato un sacco di curiosità. Ci ha parlato molto della volpe, dei gamberi di fiume, del “mas-ceto riso” e della vipera. 😀
Infine ci ha raccontato una cosa che ci ha fatto rabbrividire: andava a caccia di rane per mangiarle! 😕 A maggio, ogni sera, ne catturava circa 150 e lo strumento che usava era la spunciarola 😡 Con “l’acqua in bocca” ci ha raccontato che erano molto buone e che anche queste erano una merce di scambio per i prodotti dei contadini.
Ecco il podcast dell’intervista nel nostro Learning Seed:
Intervista a nonno Mario, un grande cacciatore e un esperto pescatore
Ci ha spiegato, però, che non tutte le rane sono commestibili, come ad esempio il rospo che non ha un buon sapore…. 😆 Per la fortuna della nostra amica “rospa” che è venuta a trovarci a scuola 😉
Proprio così, circa un mese fa, il naturalista Gianprimo Molinaro, ci ha fatto una sorpresa e ci ha portato a scuola una femmina di rospo 🙂 E’ stata una bellissima esperienza perchè abbiamo avuto la possibilità di osservare da vicino questo grosso anfibio marrone, di toccarlo e addirittura di prenderlo in mano. Dopo qualche titubanza iniziale, abbiamo preso coraggio e ce la siamo passati di mano in mano 😛 Che sospiro di sollievo quando abbiamo sentito che nessuno le avrebbe dato la caccia per mangiarsela ❗
Ecco l’album della visita inaspettata 😀
Ciao a tutti dagli amici 3T di San Bortolo e dalle maestre Barbara e Giorgia .
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